Le visite aziendali che ogni team di progetto fa all’interno dei percorsi Upskill 4.0 hanno l’obiettivo di consentire agli studenti ITS di immergersi nel contesto specifico dell’azienda e trarne spunti, riflessioni che poi torneranno molto utili nella fase di progettazione.
Mai come a Venezia, gli studenti ITS coinvolti hanno potuto vivere in prima persona un contesto così particolare come la città lagunare che permette di cambiare prospettiva. E se dovessimo dire cosa ci fa più piacere nei progetti che realizziamo facendo collaborare studenti, imprese e istituzioni, diremmo sicuramente questo: la possibilità che diamo a tutti di cambiare prospettiva.
Lo scorso dicembre alcuni studenti dell’ITS LAST di Verona hanno visitato tre delle aziende coinvolte nella seconda edizione di Upskill Venezia: Rimani il primo negozio di alimenti sfusi, detersivi alla spina, saponi al taglio e artigianato locale di Venezia; Rehub, una start-up innovativa che mette insieme il vetro di Murano e le nuove tecnologie e Wetlands, una nuova casa editrice creata a Venezia nel 2021 che si occupa di temi legati alla sostenibilità.
Alessia, Micheal, Elena e Mattia sono stati da Rimani e hanno incontrato Orsetta Rocchetto e Lisa Della Valentina: da sempre queste due amiche volevano un luogo dove vendere i loro prodotti. Subito dopo la Pandemia, hanno deciso di aprire questa piccola bottega di “sestiere” diventata oggi un punto di riferimento per i Veneziani. Il negozio ha tutti prodotti italiani che rispondono a principi di etica e del lavoro che c’è dietro ad ogni azienda: molte tipologie di paste, composte, cosmetica solida, detersivi sfusi, artigianato veneziano.
Dalla visita aziendale sono emersi diversi aspetti, gli studenti ITS hanno fatto moltissime domande e hanno ottenuto risposte che hanno cambiato radicalmente la loro prospettiva sulla città e sull’idea di crescita imprenditoriale di Orsetta e Lisa. Se oggi Instagram è ormai un canale di messaggistica utilizzato sempre dai clienti (soprattutto da chi non abita a Venezia) di Rimani per sapere se sono presenti o meno alcuni prodotti, è ancora la relazione faccia a faccia che funziona, anzi questo è un punto fondamentale del progetto di Rimani. L’ idea di sostenibilità, che è alla base del progetto, non riguarda solo gli aspetti ambientali ma si estende anche a quelli sociali. Il negozio vuole diventare un punto di riferimento per la comunità locale.
Edoardo, Giovanni, David e Enrico, sempre studenti dell’ITS LAST di Verona, sono stati invece in visita da Rehub, una start-up innovativa che trasforma il vetro in una specie di pongo che si può modellare così da realizzare oggetti di design e accessori per il mondo della moda. Ad accoglierli Matteo Silverio il fondatore e Erika Villa che per Rehub si occupa della comunicazione.
Anche in questa visita la cosa che forse ha colpito di più gli studenti è stata proprio l’isola di Murano, oltre allo stesso Matteo che hanno definito un vero “vulcano” di idee. Quello del vetro artistico è un settore sicuramente di nicchia dal punto di vista economico, in grande sofferenza in questi anni, ma dal grande valore culturale. Capire la complessità nell’avviare un progetto come quello di Rehub a Murano, è stato di grande aiuto per gli studenti del LAST per mettere a fuoco cosa serve per risolvere la sfida progettuale lanciata da Matteo Silverio: aiutare Rehub a comunicare in maniera innovativa e non convenzionale il valore e le potenzialità del processo di recupero e riutilizzo di un materiale prezioso come il vetro di Murano affinché il cliente ne percepisca l’unicità e comprenda le possibilità di applicazione della tecnologia. Conoscere Matteo Silverio poi è stato fondamentale per dare maggiore definizione al progetto. Matteo si definisce un “alchimista” e il suo principale obiettivo è valorizzare gli scarti: come si possono produrre oggetti di design utilizzando il minor numero di risorse? Come molte case di moda, è convinto che ogni prodotto debba raccontare una storia. Oggi questa realtà parla ad un pubblico di professionisti, ma ha l’ambizione di allargare il proprio bacino.
Da Wetlands, Leonardo, Andrea, Leonardo, Michele e Mattia, sempre studenti dell’ITS Last di Verona, hanno parlato con Enrico Bettinello e Luca Cosentino del comitato editoriale di questa nuova casa editrice che si dedica ai temi della sostenibilità sociale e ambientale e alle sfide dell’Antropocene. Venezia come un ecosistema di laguna urbana: qui gli studenti hanno discusso di Environmental Humanities (o scienze umane ambientali), un campo di studio che coinvolge in modo interdisciplinare sapere scientifico e sapere umanistico, e che intrecciano temi come filosofia dell’ambiente, etica, letteratura, scienze sociali. Venezia è il luogo dove queste sfide si intrecciano e visitandola oggi con nuovi obiettivi gli studenti dell’ITS hanno potuto mettere a fuoco la sua complessità.
Upskill Venezia è un’iniziativa realizzata dalla Fondazione di Venezia in collaborazione con Upskill 4.0, con il patrocinio di Confindustria Venezia e della Camera di Commercio di Venezia Rovigo.