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Upskill Venezia come un punto di partenza

Demis Marin ha appena riaperto Ramosalso dopo la brevissima pausa di Ferragosto e si è messo al lavoro per iniziare a dare forma alle molte idee raccolte nel progetto Upskill Venezia.  

“Stiamo ancora vivendo di rendita! Sono state talmente tante le idee, i suggerimenti avuti nel corso dei mesi! È stato un percorso in continua crescita, ci ha fatto aprire gli occhi su piccoli aspetti che non avevamo mai considerato. Upskill Venezia è un percorso entusiasmante.” ci racconta Demis al telefono.

Dopo aver partecipato al progetto Upskill Venezia con gli studenti del TAM di Biella e sotto la guida di Elena Masi, project manager Upskill 4.0. Demis ha cominciato a riflettere, e a cambiare alcuni aspetti dei processi che portano alla promozione dei suoi capi. 

I progetti Upskill permettono alle aziende di pensare fuori dagli schemi, collaborare con giovani talenti, seguiti da un project manager. È un esercizio che ha, prima di tutto, una funzione esplorativa ma che consente alle imprese di prefigurare un altro modo di gestire le proprie attività grazie alle nuove tecnologie. I prototipi consentono alle imprese di diventare più consapevoli, più capaci di esprimere una direzione di marcia e di valutare un ritorno sull’investimento.

“Al momento non abbiamo le risorse per mettere in piedi, per esempio, il sito ipotizzato dagli studenti, ma abbiamo stabilito un piano di crescita e stiamo procedendo per piccoli passi. Per esempio il servizio Only For You ha preso tutta una piega diversa, dopo il progetto Upskill Venezia. E i piccoli grandi risultati che stiamo ottenendo in queste settimane nell’Only For You sono nati dagli incontri con Elena Masi e gli studenti dell’ITS TAM.”

“Dico sempre che questo percorso mi è servito per vedermi in modo diverso, di fare quel tuffo che non avevamo ancora osato fare. Siamo una piccolissima realtà in una città complessa come Venezia, quindi dobbiamo prima di tutto far quadrare il fatturato. Però partecipare al progetto ci ha dato una grinta in più. Ora dobbiamo continuare!”