Alessandro Gallo, Andrea Mercier, Irene Pivato e Laura Spricigo partecipano al progetto Design Thinking – Upskill 4.0 learning experience for Innovation, promosso dal Dipartimento di Management – Venice School of Management dell’Università Ca’ Foscari Venezia con Upskill 4.0.
Il laboratorio porta alla realizzazione del lavoro di tesi triennale a partire da sfide reali lanciate dalle aziende del Made in Italy, seguendo la metodologia del Design Thinking.
La sfida reale in questo caso è immaginare e delineare un futuro Visitor Center che valorizzerà le realtà imprenditoriali e artigianali della Sicilia attraverso un percorso immersivo da proporre a turisti nazionali e internazionali, promuovendo i luoghi del fare più tradizionali attraverso la tecnologia.
Upskill 4.0 lavorerà per realizzare il Visitor Center con otto aziende siciliane dislocate tra le province di Palermo, Enna e Siracusa e sarà aiutata nel lavoro di realizzazione proprio dai quattro tesisti: li abbiamo intervistati per capire perché hanno scelto di svolgere una tesi sperimentale con Upskill 4.0.
Andrea, perché hai deciso di partecipare al progetto Design Thinking – Upskill 4.0 learning experience for Innovation?
Voglio avere un passaggio fluido nel mondo del lavoro, e questo laboratorio mi sembrava un buon modo per farlo. Fare una tesi di questo tipo per me è un po’ una sfida, mi costringe ad allontanarmi dai libri e dalla ricerca, forse anche ad espormi un po’ di più. Ho notato nel mio percorso di studi che quando lavoro in gruppo, quindi ho modo di confrontarmi con gli altri, imparo di più, nel senso che quello che scopro e studio, lo ricordo molto meglio.
Laura, conoscevi già il Design Thinking?
Sì, è una metodologia che non mi è nuova, ma certo in questi mesi quelle che era semplice teoria, è diventata pratica. Siamo appena stati in Sicilia a Palermo per il kick-off del progetto, abbiamo incontrati alcuni imprenditori, visitato qualche azienda su Palermo e dintorni. Ci abbiamo messo settimane a definire e organizzare le interviste agli imprenditori. Con i miei compagni le abbiamo riviste, anche con l’aiuto di Elena Masi, Selena Brocca e Alice Rizzetto, fino all’ultimo.
Irene, come sono andate le visite aziendali in Sicilia e cosa hai imparato?
Con questo progetto volevo allargare la mia rete di contatti e conoscenze. Lavorare con i project manager di Upskill 4.0 è impegnativo, ma io non volevo fare una tesi lineare, volevo qualche di più sfidante e concludere il mio percorso in modo in modo avvincente!
Andare in Sicilia è stato molto interessante. Conoscevo l’isola solo da turista, mentre a febbraio ci sono stata da professionista. Dialogare con gli imprenditori, scoprire aspetti della grande tradizione manifatturiera siciliana, pianificare nuove strategie di sviluppo per prodotti come i pupi, è una sfida reale dove posso applicare quello che ho studiato fino ad ora.
Alessandro è un’esperienza che consiglieresti?
Credo che siamo stati molto fortunati perché il nostro gruppo è molto affiatato. Ci vediamo più volte la settimana, anche perché frequentando alcuni corsi insieme proprio in questi mesi, ci viene facile trovarci a Venezia.
La fase di ricerca, quella precedente alla fase delle interviste, è stata molto intensa, ma farla insieme ha reso il tutto meno faticoso. Ho sempre l’impressione che avanziamo insieme, non è scontato. L’aspettativa nei nostri confronti è alta, ci viene chiesto di creare un’esperienza digitale per realtà storiche. Gli imprenditori hanno fiducia nei nostri confronti e nelle nostre capacità, e il supporto continuo con le project manager Elena Masi e Sofia Mizzan di Upskill 4.0, ci porta a migliorare in modo costante.
