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Manni Innovation Contest: la multidisciplinarietà come fondamento dell’innovazione

La scorsa settimana abbiamo organizzato il Manni Innovation Contest, un progetto di Upskill 4.0 con Manni Group che ha coinvolto 13 studenti della Venice School of Management e del corso di Ingegneria Edile e Architettura del Politecnico di Milano. Seguiti dai project manager Upskill 4.0, Elena Masi e Olga Popa, e da Grazia Marrone, dottoranda del Politecnico di Milano, gli studenti hanno affrontato una sfida reale di Manni Group sulla sostenibilità, andando direttamente in azienda. 

Cinque giorni di “residenza in azienda” tra team con background diversi tra loro in un contesto davvero molto stimolante, la Green Innovation Factory a Rovereto realizzata dall’archistar giapponese Kengo Kuma, a stretto contatto con manager e dipendenti, di 12 diverse business unit, dall’Area R&D a quella risorse umane che lavorano da Manni. 

L’azienda è leader nel settore dell’ingegneria e delle costruzioni, e da sempre ha un forte impegno verso l’innovazione e la sostenibilità. È specializzata nella produzione di acciaio e soluzioni per l’edilizia sostenibile, offre servizi integrati che vanno dall’ideazione alla realizzazione di progetti, con un focus sulla riduzione dell’impatto ambientale. 

Il progetto è iniziato con un brief da parte di Enrico Frizzera, Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo Manni, seguito da quello di ingegnere dei materiali e R&D Project Manager di Isopan, che hanno dato indicazioni precise e decisamente alzato l’asticella delle aspettative. 

Poi gli studenti hanno cominciato a lavorare in piccoli gruppi, tutti interdisciplinari e multilingue, a stretto contatto con manager e dipendenti dell’azienda. 

I giovani sono stati i veri protagonisti nello sviluppare proposte che rispondessero alle sfide attuali del settore dell’edilizia, integrando sostenibilità e innovazione, incrociando bisogni attuali e trend futuri. 

Se la diversità dei background degli studenti all’inizio spaventava un po’ tutti, in realtà l’interdisciplinarietà è stato il vero elemento chiave. 

Nel Design Thinking, la diversità e l’interdisciplinarità tra i team sono elementi fondamentali per il successo e l’innovazione. La diversità, intesa come varietà di background culturali, esperienze e punti di vista, arricchisce il processo decisionale, stimolando la creatività e la risoluzione dei problemi. Quando i team sono composti da membri con competenze interdisciplinari, si crea un ambiente collaborativo in cui le diverse conoscenze si integrano, permettendo di affrontare le sfide da angolazioni multiple e trovando soluzioni più complete e innovative.

Gli studenti di economia e management assieme agli studenti di ingegneria e architettura hanno apportato competenze e modi di affrontare i problemi in modo differente.

La proposta di valore e quella strategica data dagli studenti di Ca’ Foscari era sempre controbilanciata da un lato tecnico molto pratico degli studenti del Politecnico, in grado a volte di smentire o rafforzare le soluzioni proposte.

Le soluzioni sono state poi presentate all’Advisory Board del Gruppo Manni, alla presenza anche del prof. Stefano Micelli e Marco Imperadori del Politecnico di Milano. 

Tre i prototipi presentati che si possono riassumere in nuove strategie di business e progettazioni sul tema sostenibilità ambientale basate sui principi del design for disassembly attraverso una business unit e una piattaforma per gestire le attività di progettazione per il fine vita degli edifici, del retrofit con un configuratore che assiste il progettista nell’efficientamento di edifici esistenti tramite materiali e tecnologie innovative, fino alla proposta di una piattaforma per favorire la realizzazione dei progetti valutando prima l’impatto di parametri di impatto come il materiale e la logistica.

Il contest si è concluso poi con una visita premio al parco di Arte Sella, un’esperienza culturale e a contatto con la natura per riflettere sull’importanza dell’innovazione sostenibile e sull’impatto che architettura, arte e design possono avere sul settore delle costruzioni e oltre.