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Intervista a Giampiero Monetti direttore dell’ITS Energia Piemonte

L’energia è un tema fondamentale, non c’è nemmeno bisogno di dirlo. Il cambiamento climatico e gli effetti della guerra in Ucraina poi ci impongono di rivedere completamente le modalità di produzione e gestione dell’energia. È  fondamentale gestire la transizione da fonti fossili a fonti rinnovabili. Una transizione tutt’altro che semplice e che richiede non solo nuove tecnologie ma anche nuove professionalità con competenze tecniche specifiche. Pur nella complessità di questa trasformazione, per il nostro Paese si potrebbero aprire delle interessanti opportunità di sviluppo. 

La Fondazione ITS – “Professionalità per lo Sviluppo dei Sistemi Energetici Ecosostenibili” a Pinerolo si propone di contribuire a questa transizione. L’ITS ha deciso di realizzare nuovi percorsi formativi dedicati ai settori dell’efficienza energetica e dell’edilizia sostenibile che portano alla definizione di nuove professionalità quali: Energy Manager, Energy & Circular Economy Specialist, Building Manager, Home Manager.

Abbiamo intervistato Giampiero Monetti, direttore dell’ITS Energia Piemonte, per chiedergli un parere in merito ai temi della nuova formazione tecnica dedicata all’energia e alla sostenibilità ambientale.

Intervista a Giampiero Monetti direttore dell’ITS Energia Piemonte

Gli ITS (Istituti Tecnologici Superiori) sono spesso associati alle filiere tipiche del Made in Italy. Si conoscono meno le filiere legate all’energia e alla sostenibilità ambientale. Voi avete un ITS con una forte specificità sul tema energia. Avete un riscontro dai giovani e dalle imprese?

Abbiamo un ottimo riscontro per ciò che riguarda le imprese e i giovani. Quando le aziende conoscono la nostra Fondazione e più in generale le fondazioni che lavorano nella nostra filiera si riesce ad instaurare un rapporto duraturo e una progettualità che va oltre l’esperienza dello stage e si estende fino alla ridefinizione dei progetti e dei programma formativi. In merito ai giovani, quando conoscono i nostri percorsi si appassionano. Anche quelli che possono sembrare a prima vista percorsi più astratti.

Intervista a Giampiero Monetti direttore dell’ITS Energia Piemonte

Il vostro ITS quest’anno ha vinto il primo premio di  ITS 4.0, iniziativa promossa dal Ministero dell’Istruzione e sviluppata in collaborazione con il dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, con Doccia ++, un progetto di grande attualità. Questo riconoscimento è stato utile alla visibilità della vostra Fondazione? Siete percepiti in modo diverso dal territorio?

Quest’anno grazie all’esperienza di ITS 4.0 abbiamo potuto lavorare su due temi di grande attualità: il consumo dell’acqua e il risparmio energetico. Abbiamo messo a punto il progetto Doccia ++ che si è classificato primo a livello nazionale nel progetto ITS 4.0 andando a dare una risposta concreta e attuabile su un mercato importante come quello della filiera della casa. Con ITS 4.0 possiamo lavorare su progetti di grande attualità con metodologie innovative in grado di coinvolgere gli studenti. Possiamo dare delle risposte puntuali a tematiche che diversamente non potrebbero essere trattate nei curricula formativi. Il progetto ITS 4.0 ci ha permesso di dare una visibilità diversa alla nostra Fondazione e di essere percepiti  in modo più puntuale rispetto alla formazione che forniamo sui temi energetici e ambientali.

Intervista a Giampiero Monetti direttore dell’ITS Energia Piemonte

In generale, quale ruolo possono giocare gli ITS nell’ambito della transizione energetica avviata in questi anni? Che contributo intendete fornire alle imprese del settore?

La transizione energetica rappresenta una grande opportunità per gli ITS. Su questo punto non solo possono essere a supporto ma possono giocare un ruolo da protagonisti. È  importante che le Fondazioni inseriscano nuovi percorsi formativi in relazione alle nuove esigenze di mercato. Come ad esempio le comunità energetiche su cui si lavorerà molto nei prossimi 15/20 anni. È  evidente che la transizione energetica richieda quantomeno un orizzonte europeo. Noi con la nostra Fondazione abbiamo lavorato a diverse iniziative europee, come i progetti transfrontalieri con la Francia vista la vicinanza con il Piemonte. Stiamo mettendo a punto dei programmi formativi specifici sul tema delle comunità energetiche in collaborazione con il BTS che è l’equivalente francese dell’ITS. Ma non ci fermiamo qui. Sulla transizione energetica e ambientale andremo a lavorare sui rifiuti e sulla gestione del ciclo dell’acqua e stiamo già pensando a nuove figure professionali come il water manager che si affiancherà alla figura dell’energy manager.